Boston, gl’indiani e piccoli pensieri sulla fica (Aforismi, battute, articoli, foto e sketch)

On 16/04/2013 by alecascio

Io non li sopporto gli uomini che parlano di cibo afrodisiaco.
La prima cosa che penso è: amico, se hai bisogno delle ostriche per scoparti una donna, hai un problema.
A.Cascio

La psichiatria è la scienza che aiuta i normali ad avere a che fare coi folli.
A. Cascio

Ora non è che se avete letto un mio libro e volete parlarne con me in chat, io sono costretto a darvela, non funziona così. Certo, i miei personaggi saranno dei cazzuti figli di puttana tatuati, liberi ma senz’anima, ma io sono solo un pover’uomo marchiato dai disegni di Adam Kremer che sfoga le proprie frustrazioni sessuali sulla carta digitale, che dimette le proprie manie perverse con le mani impastate di sperma tra uno scritto e l’altro. Non scopo da 38 mesi e tredici giorni, non ricordo più come si fa, quindi se mi si chiede:
“Ti va di fare qualcosa di sporco?” capita che vi risponda con un “sì, giochiamo a chi piscia più lontano”.
Non so fare sesso, sono totalmente imbranato, ho cercato d’imparare ma questa cosa d’infilare il mio membro dentro qualcosa che non abbia la forma di una mano, mi fa ancora ribrezzo.
“La fica”, mi disse mio nonno, “è quella cosa da cui i bambini escono e in cui i grandi entrano, è il contrario della vita, in cui invece si entra bambini e non c’è scampo, da lì si esce uomini … o quel che rimane”.
Questa cosa, per voi poetica, a me ha creato non pochi scompigli psicofisici. Il contrario della vita è la morte quindi, nonno: “La fica è morte!”.
Così è successo che quando nonno è deceduto colto da malore su una musulmana pentita di nome Najat, io ho pensato che fosse andato per sempre nella fica o come la chiamate voi, Paradiso. La fica è un luogo che agli uomini piace anche se non ci sono mai andati e non l’hanno mai visto. I preti, poi, ne sono innamorati, la predicano anche, ma credo che siano un po’ confusi circa l’entrare, l’uscire, i bambini e gli adulti. Se ci fosse mio nonno qui e Najat non l’avesse inghiottito per sempre, gliel’avrebbe spiegata lui la differenza, perchè le parole le sapeva usare bene, io quello che posso fare è mettere, quando è necessario, virgole (o parentesi) e scrivere come penso e se non penso, lasciarvi riflettere da soli con dei puntini di sospensione dopo un duepunti: ah, che dolce sentiero la libertà di pensiero…
Fatto sta che sono due i motivi per la quale a me non riesce ancora bene, a trentacinque anni e nove mesi, di entrare in una fica, perchè, uno, non vorrei pescare mio nonno, due, la mia anima non è ancora pronta a dovere per trombarsi la morte e tre, perchè come diceva il vecchio: una volta che tasti la fica non ne esci più.
Lui c’è rimasto secco e io non voglio fare la sua fine, già una volta ne sono uscito vivo e la fortuna aiuta i cauti.
A. Cascio – La fica

“Amore, questa casa è vuota senza tè” disse Sir Brown alla moglie sulla porta, mostrandole la tazza.
AC – Humor inglese

Io e una mia amica, stanchi del solito 69, abbiamo provato una nuova posizione, il 96. Consiste nel mettersi schiena contro schiena e passarsi il culo sulla nuca.
AC – Ka-ma-su-per-tra-fra.

“Se la gente facesse più attenzione alle parole degli scrittori, comincerebbe ad ascoltare jazz e musica classica”.
A. Cascio – Banalità, Da: Love Fitness

 

Adesso i giornalisti li paragonano ai Pellerossa. Dicono che i musulmani vogliono difendere le proprie terre e il proprio credo dall’invasione dei cowboy americani. Io da piccolo patteggiavo per gli indiani e non perchè stavo dalla parte dei deboli come dicono tutti, ma perchè erano più forti, affascinanti, coraggiosi, erano i giusti e avevano anche un gran fisico. Ho un fortino completamente distrutto e rattoppato più volte perchè nei miei giochi l’esercito di toro seduto vinceva sempre. Riusciva con astuzia a espugnare le sedi degli invasori ascoltando con pazienza i suoni attorno e strisciando sul dorso di madre terra fino a destinazione. Ancora oggi ho un mio piccolo totem personale che mi fa ricordare cosa sia il coraggio e poi orecchini, pugnali riprodotti, roba da bambini grandi. Chi sa degli indiani conosce anche la storia, sa che loro chiedevano pace, chiedevano condivisione, chiedevano accettazione, pari diritti, predicavano saggezza, erano per la vita e sopratutto, non si nascondevano come termiti nell’armadio, ma sprezzanti del pericolo andavano incontro al nemico muniti di arcaici armamenti. I loro capi non si nascondevano in grotte e vallate, ma combattevano in prima linea.
Gl’indiani non uccidevano i bambini, non lo facevano, era contro ogni loro principio, piuttosto videro massacrare i loro figli e le loro mogli dagl’invasori senza coscienza alcuna. Non sto dalla parte di nessuno, non so cosa abbia portato alla strage di Boston, ma non toccate i nativi americani, non paragonateli a sporchi codardi senza corteccia e rispettate la loro memoria.

“Risparmiate donne e bambini, non sono loro quelli contro la quale stiamo conducendo la guerra e usiamo il coltello da scalpo. Noi combattiamo contro gli uomini e vogliamo comportarci da uomini.”
(Osceola)

Osceola era il capo dei Seminole, si oppose al trasferimento della sua tribù dalla Florida a ovest del Mississippi, così si ritorvò a far guerra ai coloni statunitensi. Comandò, utilizzando l’arte della guerriglia, i Seminole dal 1832 al 1837, spesso ottenendo successi rilevanti. Fu catturato con l’inganno nell’ottobre del 1837 e imprigionato a Fort Moultrie, ove morì.

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Si drovrebbe scopare al primo sguardo.
Il corteggiamento è come mangiare un pasto insipido solo per il piacere di gustarsi il dolce.
A.C. – Tango

Donne. I non sono un tipo pretenzioso. Per scoparmene una dev’essere per lo meno più bella della mia mano destra.
AC – Da: Se vuoi un incentivo per dimagrire, compra vestiti stretti

Editoria a pagamento e mancanza di professionalità.
Far stampare libri pagando non è un lavoro, non è essere scrittori, è essere stampati. I libri, anche prima di essere venduti in ebook, autoprodotti, devono passare al vaglio di gente competente, editor, professionisti, critici o del buon senso perlomeno.

Me ne fotto di Grillo. Che se ne dica, a me Bersani piace.
A. Cascio


“Ho fame”.
“Mangiare, bere e cacare, solo questo sai fare. Voi giovani dovreste interessarvi di più alla politica del vostro paese”.
“Non ora che ho fame”.
“Tutti ne hanno e tu ne avrai di più se non smetterai di essere così disinteressato nei confronti della politica”.
“Allora, mi dai un panino o no?”
“No, se lo vuoi rubamelo!”
A.Cascio – Educazione politica – Tango Ep. 3

Lei: “Pronto. Guarda che dovevi passare mezz’ora fa. Ancora a casa, sei?”
Lui: “Cristo. Non puoi aspettare un attimo? Sto venendo!”
Lei: “Quanto devo aspettare?”
Lui: “A posto così, sono venuto. Mi do una lavata, mi vesto e sono da te”.
Da: Le irriverenti verità telefoniche di AC

Oggi sono arrivato in piscina di buonora. Al bordo ho trovato due signori con l’accento inglese e con un cappotto a quadri ad osservarmi. Dopo il primo tuffo, sento quello dei due che fumava la pipa dire all’altro con la tuba e il bastone da passeggio in legno di betulla: “E’ singolare, Sir Hush, come sulla terraferma, Alessandro Cascio contenga il 65% d’acqua e come invece, se lo si immerge in una piscina olimpionica, sia la piscina a contenere lo 0.003% di Alessandro Cascio”.
“Acuta osservazione, Sir Robinson” riponde l’altro e poi i due volano via s’un tappetino da bagno uscendo dall’unica finestra aperta accanto allo spogliatoio per donne.
A.Cascio – Fantastic point of view

Io sono sto totalmente con i medici abortisti di New York. A mio parere si può sopprimere un nascituro fino al quinto mese … dopo la nascita.
A.Cascio – Status impompolari

“Da quando ho smesso d’interessarmi alla bellezza, ho avuto solo belle donne”.
A.Cascio – Saulier Say: Da: Tango 3 Ep

Tutti i miei romanzi su: www.ibs.it – www.bol.it – www.amazon.it – www.lulu.com
BASTA DIGITARE IL NOME “ALESSANDRO CASCIO”

Per tutti i Partinicesi, Borgettani e abitandi dei paesi limitrofi. Tempo fa è partito un Bookcrossing che ho scoperto solo oggi, si chiama “Libera il libro”.
Potete trovare i miei romanzi al
BAR NOTO DI TORTOMASI NATALIA
Viale ALDO MORO. 34, N
90047 PARTINICO, SICILIA
(Di fronte all’Ex Moda Italia, vicino al Forte)
Andate, leggeteli e riportateli … se volete.
Presenti i miei libri: “Tango” (ultima uscita per la collana Damien, Il Foglio Editore) con David Marsili; “Noi sotto il sole di Santiago” (inserito nella raccolta “Le sette vite di Dalila e Achille, Il Foglio Editore) con Sacha Naspini e “Touch and Splat” (Historica Edizioni), nella prima edizione con la prefazione di Ernesto Gastaldi, sceneggiatore di C’era una volta in America di Sergio Leone con Robert De Niro e coinventore del genere cinematografico Spaghetti Western.
A fine Giugno con alcuni scrittori italiani faremo una presentazione alla Cantina Borbonica, c’è bisogno di una grande affluenza, facciamo vedere a questi nordici chi siamo.
Un abbraccio a tutti,
A. Cascio

Presentazione del mio ultimo romanzo a Livorno. In foto: Federico Guerri, Gordiano Lupi, David Marsili e Annick.
Oggi a Pisa.

 

Potete acquistare i miei romanzi in libreria, su www.ebay.it, su www.ibs.it, www.lafeltrinelli.it, www.inmondadori.it o su www.libreriauniversitaria.it

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Touch and splat, il fumetto, edizioni ESC/Il Foglio con la prefazione del maestro del cinema Ernesto Gastaldi (sceneggiatore di C’era una volta in America e Pizza Connection) ora anche su:

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