La parte malvagia dell’Islam – Charlie e la satira spiegata brevemente
<<Avete notato come in tutto questo caos di religioni, i satanisti siano risultati i più pacifisti?>>.
A. Cascio
Iniziamo col chiarire una cosa: questa non è una guerra santa, è una guerra contro la laicità e l’eccessiva liberalità della cultura occidentale che niente c’entra con la chiesa, coi vangeli e i testamenti. Continuiamo con un chiarimento di matrice religiosa: il cristianesimo è fondamento della religione islamica con il quale abbiamo in comune sia il vecchio testamento sia, in modo differente, la venuta di Cristo. Il cattolicesimo e il cristianesimo vanno quindi distinti in quanto il primo si basa sui vangeli e quindi sulla parola di Cristo che, come è noto, era dedito a castità, predicava di porgere l’altra guancia, rinnegava la violenza e il vecchio testamento (dandone una visione più metaforica) ed era per la protesta pacifica, quella che Gandhi prese come esempio: ci faremo ammazzare ma non ci piegheremo.
Dico questo da ateo ma da studioso di religioni del mondo.
L’ultimo chiarimento di matrice religiosa riguarda il perché i musulmani riconoscano Cristo ma i cattolici non riconoscano Maometto come profeta. Maometto era un guerriero, in seguito un capo di governo, uccise anche se per legittima difesa e si sposò con più mogli, una delle quali aveva 9 anni, il suo nome era Aisha. Tutto ciò andava contro l’essenza stessa del nuovo cristianesimo. La religione islamica è quindi fortemente legata alle parole di un profeta che parlava da perseguitato e che quindi prendeva in considerazione solo i suoi fratelli nonostante predicasse il perdono per chi “avesse pagato la decima dopo aver sbagliato”. Solo chi pagava per i propri errori quindi, non andava giustiziato. Maometto difendeva anche con la spada e questo i musulmani lo sanno come sanno cos’è la Suria e il Corano. Un musulmano liberale è quindi colui che riesce a contestualizzare le parole del proprio profeta e a comprendere che quelle vennero scritte durante una persecuzione in atto. Il fondamentalista invece è un musulmano che segue il Corano alla lettera. Ciò vuol dire che sì, il Corano ha dei versetti che inneggiano alla battaglia.
Ora, detto questo e prendendo atto che le guerre sante sono finite, almeno in Europa e che non esiste più il medioevo, immaginiamo di avere del riso e del mais in due pentole diverse e di dover servire a un tavolo di 30 persone. Chiediamo chi desidera il riso e chi alzerà la mano per il riso, riso avrà. Non avremo bisogno di fare due domande, andremo per esclusione. La stessa cosa vale per il fondamentalismo e l’islam moderato. Se i moderati alzassero le mani, sapremmo chi sono i fondamentalisti. Mi scuso per l’esempio semplicistico fino all’idiozia, ma da ciò che sento e leggo, l’ignoranza sull’argomento è tale da dover essere sintetici e chiari. Ciò che voglio dire è che fino a quando i musulmani liberali non s’alzano in piedi, tutti i musulmani saranno considerati potenziali assassini e noi abbiamo il diritto di considerarli tali in quanto le loro scritture non palesano nulla che vada a nostro vantaggio. Un partito moderato islamico, una presenza di Imam sui giornali e le Tv, una dichiarazione spontanea del “popolo musulmano” che riguardi l’accettazione della nostra libertà, della nostra cultura e della religione laddove esista ancora, serve a comprendere chi sono i cattivi e chi i buoni e a poter contrastare per sempre il terrorismo. Questo non avviene, non è mai avvenuto se non in piccole cerchie poi dissolte. Fin quando musulmani non si schiereranno contro musulmani noi non potremmo fare altro che difenderci e continuare a sventare attacchi aspettando una magia impossibile da una fata invisibile.
Ogni attacco andato a segno, come quello a Hebdo che tanto clamore sta provocando, ne nasconde altri dieci sventati dai servizi segreti. Otto nell’ultimo anno solo a Parigi. Il numero di attacchi senza le nostre difese sarebbe di livello catastrofico. Attacchi sventati a New York, Londra, Roma, Madrid, Berlino e altre città ci hanno evitato di vedere ogni giorno le scene a cui stiamo assistendo.
Ripeto quindi: fin quando non si solleverà una voce di matrice islamica moderata che condanni atti atroci come le stragi di matrice religiosa, la guerra non cesserà ed è per questo che imputo ai musulmani, tutti quanti, la colpa di ogni omicidio in nome di Allah.
Chiedete a ogni musulmano di dissociarsi da tali atti e di farlo pubblicamente e senza paura, chiedeteglielo per il suo bene, per la sua quiete e per la pace dell’intera umanità.
Credo che Giulietto Chiesa sia andato vicino ma non abbia centrato il bersaglio. Noi siamo Charlie è un modo di dire che noi siamo “con”, perché nessuno è nessun altro fuorché se stesso a questo mondo. Immaginare che 50.000 soldati dell’Isis siano mossi dalla CIA non è plausibile. In realtà i servizi segreti muovono “saggi” musulmani che usano alcuni versi decontestualizzati del Corano per aizzare le folle e fomentare odio. Contestualizzare le parole di Maometto all’epoca che viveva e alle persecuzioni che stava subendo da guerriero è importante, più di ogni dietrologia. Se vuoi che un uomo non spari gli togli l’arma. La nostra arma principale è la rilettura del Corano accompagnata da un’attenta lettura della vita di Maometto. Tolta l’ignoranza le pallottole cadranno inesplose e nessuno potrà mai più strumentalizzare l’Islam per interessi personali. Per questo resto dell’opinione che sì, il problema non è dei servizi segreti, il problema è personale, riguarda ognuno di noi e ogni islamico che calpesta questo mondo. Bisogna prendere in mano i vangeli, comprendere la differenza tra testamento e parola di Cristo, immunizzarsi.
Giulietto Chiesa come altri, non danno suggerimenti per contrastare il terrorismo, gridano all’apocalisse, come se “servizi segreti” voglia dire “intoccabili”. Esseri umani che strumentalizzano altri esseri umani, sono solo questo e nient’altro. Sono come voi e me, sono come il venditore di pentole al telefono la Domenica mattina.
Condividete suggerimenti, non sceneggiature cinematografiche: Batman non ha mai salvato nessuno nella vita reale.
Prima che gli opinionisti senza opinioni di Facebook scatenino i loro pareri controcorrente che tanto vanno di moda, bisogna chiarire delle cose.
Ho già sentito Augias e l’Imam di non so dove avere una erudita conversazione, una di quelle fatte in TV. L’Imam dice: “E’ proibito dall’Islam prendere in giro il profeta”.
La satira non vuole offendere, vuole aprire gli occhi con un lieve, spesso intimo sorriso amaro.
Diranno: Charlie era di cattivo gusto.
Ora ve lo dico io cos’era Charlie.
Nella vignetta sotto leggete questo:
<<Le riprese del film scandaloso su Maometto.>>
Maometto (attore che lo interpreta): “Sei sicuro che Maometto avesse avuto una relazione sessuale con una testa di maiale?”
Regista: “Non avevo abbastanza soldi per pagare una prostituta di 9 anni”
Da una lettura disattenta, come quelle di Augias, tutto questo sembra davvero disgustoso e non hanno torto, vuole esserlo. La vignetta si riferisce però al film sulla vita di Maometto condannato dall’Islam e che ha scatenato l’ira dei fondamentalisti che hanno messo una taglia sulla testa dei “colpevoli”. Il regista è uno dei destinati alla morte sul sito Jihadista inglese.
Colpevoli di cosa?
In realtà pochi sanno che Maometto sposò e quindi si accoppiò con una bambina di 9 anni, Aisha, una delle sue tante mogli. Colpevoli di aver raccontato la realtà e per questo condannati a morte.
La vignetta si chiede: è possibile che si abbiano delle leggi che ti vietano di mangiare il maiale e non si abbia una legge che ti proibisce di sposare una bambina? Quante sfumature ha la vostra indignazione?
Molti diranno: a quei tempi era normale, non si può decontestualizzare.
Non credete alle loro parole.
<<In Iran le ragazzine di 9 anni sono considerate adulte e possono essere date in sposa, anche se pre-purbere, lo prevede la costituzione iraniana dato che il profeta Maometto ha sposato Aisha quando lei aveva 9 anni.>>
Maometto lo faceva, possiamo farlo anche noi.
Ecco cos’è la satira, ecco quant’è complicata, ecco quanta consapevolezza dev’esserci in una sola vignetta, ecco cos’era Charlie Hebdo.
Il problema, in breve, l’ho scritto qui. Altro non c’è da dire, da sapere.
Quello che noi contestiamo al mondo islamico e’ di non aver mai preso le distanze, in maniera credibile, dai fanatici integralisti, di non essersi distaccato da alcune letture della parola islamica.
1) “Non uccidete le persone perché Dio ha proibito di uccidere … se non per giusto motivo.”
Spiegateci adesso pubblicamente “il giusto motivo”.
2) “Chiunque abbia ucciso una persona che ha un contratto con i musulmani non profumerà come il Paradiso, sebbene la sua fraganza si sentirà per un periodo di quarant’anni.
Spiegateci adesso pubblicamente “che ha un contratto con i musulmani”.
3) Oltre ai cinque pilastri dell’Islam, spiegateci adesso se il sesto pilastro “la Jihad” è contemplato. Se così fosse, queste sono le parole di Maometto:
« combattete contro coloro che vi combattono, ma senza eccessi. »
(Corano 2,190)
« Se vi assalgono uccideteli, se però cessano allora Allah è perdonatore »
(Corano 2, 191-192)
« Combatteteli finché non ci sia più persecuzione. »
(Corano 2, 193.)
« Quando poi siano trascorsi i mesi sacri, uccidete questi associatori ovunque li incontriate, catturateli, assediateli e tendete loro agguati. Se poi si pentono, eseguono l’orazione e pagano la decima, lasciateli andare per la loro strada. Allah è perdonatore, misericordioso. »
(Corano 9,5)
« Combattete coloro che non credono in Allah e nell’Ultimo Giorno, che non vietano quello che Allah e il Suo Messaggero hanno vietato, e quelli, tra la gente della Scrittura, che non scelgono la religione della verità, finché non versino umilmente il tributo, e siano soggiogati. »
(Corano 9,29)
NON SIAMO NOI A DOVER CAMBIARE, SIETE VOI A DOVER CHIARIRE. FINO A QUEL MOMENTO, PER TUTTO IL MONDO NON MUSULMANO, SARETE TUTTI POTENZIALI ASSASSINI.
Potete acquistare i miei romanzi in libreria, su www.ebay.it, su www.ibs.it, www.lafeltrinelli.it, www.inmondadori.it o su www.libreriauniversitaria.it
Trovate TUTTI i miei libri editi e inediti solo su:
Touch and splat, il fumetto, edizioni ESC/Il Foglio con la prefazione del maestro del cinema Ernesto Gastaldi (sceneggiatore di C’era una volta in America e Pizza Connection) ora anche su: