Dannati i destrieri

On 10/05/2017 by alecascio

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La Maddalena tremante d’angoscia si recò al sepolcro lontano
Con una corona di fiori di campo in mano, si addentrò nell’ombra e ivi restò a osservare stupita la pietra rimossa.
E da quell’ombra s’illuminò in parte la sagoma di un uomo: “T’aspettavo” le disse, “non potevo partire senza ringraziarti”.
Lei lo colpì con i pugni chiusi, forte al petto, poi pianse per la prima volta da quando era bambina.
“Perché lo hai fatto, bastardo di un uomo, né il primo, né l’ultimo, ma il più importante per me ch’ero sola e a quanto pare lo rimarrò ancora”.
La lasciò sfogare, come un padre col figlio.
“I cavalli mi aspettano” le disse, “mi porteranno lontano, gli Zeloti mi hanno avvertito, non posso tardare. Il corpo di Giuda che s’è immolato per me è avvolto in un fascio di panni e va sotterrato, per sempre il mondo incosciente gliene sarà grato, mi han detto che toglieremo ai romani il dominio, certi inganni possono salvare il mondo dal libero pensiero, troppo gravoso per un popolo di fabbri e contadini”
La corona di fiori la donna gliel’adagiò sulla testa, erano viole ma addosso a lui sembravano aculei:
“Ti uccideranno, non è vero? Per renderti immortale ti abbandoneranno senza vita in un baratro nel deserto assieme al tuo amico bugiardo e voleranno al cielo i vostri intestini nei becchi dei corvi, senz’anima e aureole, volerete con loro”.
Con rispetto e distacco la baciò sulle labbra.
“E’ quello che intendevo quando predicavo, quando urlavo alla battaglia per il paradiso, migliorare questo mondo è tramutarlo in quell’ Eden che gli antenati hanno immaginato, cancellare l’Inferno è il risveglio che ho promesso e se Dio non fossi, per loro, cosa sarei stato”.
Un padre, pensò Maddalena, un marito premuroso e gentile, un amante romantico e profondo, le sarebbe bastato, ma non a lui, di grandi sogni e grandi speranze, di piccoli gesti e piccole orme che un giorno forse interi popoli avrebbero seguito, ma non lei.
I cavalli m’aspettano, disse l’uomo, i cavalli m’aspettano.
Dannati sarano i cavalli di tutti gli uomini ambiziosi, che allontanano passioni e sentimenti per divenire Dei, neri destrieri dell’apocalisse, si azzoppassero e lasciassero al mondo la scelta tra il bello e il brutto, che senza l’uno l’altro è niente, come ombra senza luce.
Dannati cavalli, dannati battelli del diavolo.
Pronti a mentire anche loro, i fratelli Zeloti chiamarono l’uomo che senza voltarsi montò in sella e non si voltò mai, non lo fece fino alla linea dell’orizzonte.
E adesso il suo corpo, Maddalena è tornata a venderlo al popolo virtuoso, che la sua redenzione era un inganno, come le visioni dei compagni che al Getsemani fingevano abilmente da convinti teatranti, ma un giorno il mondo scoprirà l’inganno, pensava lei, scoprirà l’inganno e tutti i cavalli torneranno ai recinti, tutte le navi ai porti, tutti i pellegrini alle loro donne.

AC – Dannati i destrieri

 

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