Follia: osservazione e scomposizione della gente comune

On 24/09/2012 by alecascio

Oggi osservavo due coppie di coppie. Se non aveste studiato costruttivismo matematico e non foste iscritti a ingegneria meccatronica, vi dico subito che secondo la congettura di Scholz e il lemma di Zorn fanno esattamente otto persone, quattro di colore azzurro e quattro di colore rosa.
Osservare la gente è il mio passatempo preferito, specie da quando la Questura di Palermo ha disposto il ritiro cautelativo del mio M40 a canna lunga tramite un’ordinanza firmata dal prefetto.
Arrivati al bar, le donne si separano dagli uomini che si ritirano in un angolo per discutere di cose maschie. Di solito c’è sempre uno tra loro che ha da rivelare un’imminente scopata con una stangona che, nonostante tutti i single palestrati, festaioli e abbronzati a disposizione, ha scelto proprio un uomo impegnato e visibilmente trasandato (perché alla sua ragazza piace così, con l’addome rilassato) per le sue diavolerie erotiche.
Mentre il leader parla dei suoi avvicendamenti amorosi con le gambe accavallate ed un occhio all’angolo delle ragazze, uno lo intervista, un altro lo adula e un altro sta in silenzio.
“Avete già scopato?”
“Ah” risponde il magnanimo amatore, “non vorrei far soffrire la mia donna, è da tanto che stiamo assieme, perché dovrei rovinare tutti questi anni assieme?”.
E’ come se avesse lavorato per anni e gli mancassero pochi mesi alla pensione.

-Povero Miki lo sbirro, gli mancava solo un giorno al congedo.
-Lo hanno fatto fuori?
-No, si è strozzato con un’oliva alla sua festa d’addio.

L’adulatore si confida apertamente perché le sue rocciose mura da uomo vero sono diventate, con l’amore, soffici e dolci come le pareti della casa di marzapane di Griselda.
“Magari potessi farlo io, ma lei è così gelosa e possessiva”, dice come se potesse inseminare sperdute lande coltivate a vagina se solo avesse un po’ di libertà.
Oh mon dieu, la libertà, come tutte le cose gratuite e di facile utilizzo ha perso di valore e d’interesse e allora ci siamo creati piccoli stratagemmi per rivalutarla: fosse un Dio, un matrimonio o un fine settimana fuori quando “fuori”, usciti dalla porta di casa, ce l’abbiamo tutto intorno.
Ho visto gente vivere a due passi da una meravigliosa spiaggia, sperare di diventare ricca per potere fuggire finalmente in una meravigliosa spiaggia.
Le donne a parer loro stanno discutendo d’interni e arredamenti, trucchi e di altre coppie, appena nate o appena morte. E a dire il vero stanno realmente parlando di quello, a ragione, perché la vita è polarizzazione, siamo fatti di attrazione, viviamo di attrattiva, esistiamo perché in noi c’è un eterno richiamo. E se al tuo risveglio la tua vita è già segnata, non è importante che ti alzi, è irrilevante perfino che ti svegli.
Questo lo sa quel tipo che se ne sta in silenzio e con i piedi batte in terra il ritmo fuori tempo dell’impazienza, guardandosi attorno e buttando uno sguardo fuori, come se la luce gli dicesse: corri, alzati e corri, non importa dove vai, non importa se ci arriverai, non importa cosa penseranno di te, fallo e non guardarti indietro, supera tutte le mete che ti eri prefissato e lasciale lì dove sono senza sostarci un attimo, che solo quando ti stancherai, quando finirai in ginocchio e senza fiato potrai guardarti attorno e dire finalmente “ho trovato la mia destinazione”.
Così il ragazzo si alza e corre veloce, gli altri s’alzano con lui e lo seguono per pochi metri, ma le corde che hanno al culo li sbalzano indietro assestandoli sul marciapiede.
“E’ impazzito”.
“Dove va?”
“Che ore sono?”
Dicono in fila.
Me lo ritrovo di fronte dopo trenta secondi appena, col suo naso a punta a indicarmi il viso.
“Si può sapere tu, che cazzo c’hai tanto da guardare?” mi domanda.
“Niente, sto solo aspettando un colpo di scena per la mia storia”.
“E lo hai trovato?” chiede.
“Sì, non è quello che avrei voluto, ma il prezzo della libertà è proprio questo, non sapere mai cosa ti capita”.
Ah, se solo avessi avuto il mio M40, che gran finale ci sarebbe stato.

Alessandro CascioFollia: osservazione e scomposizione della gente comune

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