Breve saggio sulla stupidità
“Se inventassero un canale che trasmette le stelle, la gente smetterebbe per sempre di guardare il cielo”.
Alessandro Cascio – Da: Tutta la maledetta verità su Jesus Escobar
Breve saggio sulla stupidità
BREVE SAGGIO SULLA STUPIDITA’
Guardiamo la TV e non ci spieghiamo come l’Italia sia caduta così in basso e allora cerchiamo di trovare un capro espiatorio: è stato Berlusconi, i politici, Monti, la globalizzazione, l’euro.
Tempo fa lessi un saggio dello storico Carlo Cipolla che come me pensava che la coscienza di essere stato stupido ti rende automaticamente “non del tutto stupido”. Grazie a lui io posso asserire oggi di essere un “non del tutto stupido”, questo è il mio punto di partenza, uno dei più grandi traguardi al quale un uomo può aspirare. A differenza di molti, io dell’esistenza della mia totale stupidità ho lasciato documenti scritti e ancora in circolazione, ma questo mi ha aiutato a comprendermi e a comprendere la società che mi circonda.
Nel breve pezzo sotto riportato, si spiega chiaramente il motivo per il quale l’Italia non si riprenderà facilmente dalla sua crisi che durerà ancora diverse generazioni e che ha radici molto antiche.
Vogliate leggere allora il professor Cipolla, qui riassunto perchè sia lo stupido a capire sopra tutti.
A.Cascio
Leggi fondamentali della stupidità di Carlo M. Cipolla (1922-2000)
1. gli stupidi danneggiano l’intera società;
2. gli stupidi al potere fanno più danni degli altri;
3. gli stupidi democratici usano le elezioni per mantenere alta la percentuale di stupidi al potere;
4. gli stupidi sono più pericolosi dei banditi perché le persone ragionevoli possono capire la logica dei banditi;
5. i ragionevoli sono vulnerabili dagli stupidi perché:
* generalmente vengono sorpresi dall’attacco;
* non riescono ad organizzare una difesa razionale perché l’attacco non ha alcuna struttura razionale.
Prima Legge
Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione:
a) persone che reputiamo razionali ed intelligenti all’improvviso risultano essere stupide senza ombra di dubbio;
b) giorno dopo giorno siamo condizionati in qualunque cosa che facciamo da gente stupida che invariabilmente compaiono nei luoghi meno opportuni.
E’ impossibile stabilire una percentuale, dato che qualsiasi numero sarà troppo piccolo.
Seconda Legge
La probabilità che una certa persona sia stupida é indipendente da qualsiasi altra caratteristica della stessa persona, spesso ha l’aspetto innocuo/ingenuo e ciò fa abbassare la guardia.
Se studiamo la percentuale di stupidi fra i bidelli che puliscono le classi dopo che se ne sono andati alunni e maestri, scopriremo che è molto più alta di quello che pensavamo. Potremmo supporre che è in relazione con il basso livello culturale o col fatto che le persone non stupide hanno maggiori opportunità di avere buoni lavori. Però se analizziamo gli studenti ed i professori universitari (o i programmatori di software) la percentuale è esattamente la stessa.
Le femministe militanti potranno arrabbiarsi, ma la percentuale di stupidi è la stessa in ambo i sessi (o in tutti i sessi a seconda di come si considerano).
Non si può trovare nessuna differenza del fattore Y nelle razze, condizioni etniche, educazione, eccetera.
Terza Legge
Una persona stupida è chi causa un danno ad un altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
Quarta Legge
Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. Dimenticano costantemente che in qualsiasi momento, e in qualsiasi circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
Quinta Legge
La persona stupida é il tipo di persona più pericolosa che esista.
Questa è probabilmente la più comprensibile delle leggi per la conoscenza comune che la gente intelligente, per quanto possano essere ostili, sono prevedibili mentre gli stupidi non lo sono.
di Carlo M. Cipolla, Professore Emerito di storia Economica a Berkeley
“Quando la maggior parte di una società è stupida allora la prevalenza del cretino diventa dominante ed inguaribile.”
Fine
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Cercando di non profanare il professore, mi spingo oltre sussurrandovi da un angolo di un poco seguito spazio web, dei consigli per divenire da stupido a “non del tutto stupido”, basandomi sugl’insegnamenti appresi in diversi decenni.
1. Parlate poco.
2. Se siete in compagnia accompagnate le vostre discussioni fumando un sigaro, masticando un chewin-gum, bevendo un brandy. Tenete impegnata la bocca con altre attività che richiedono silenzio: quel silenzio potrebbe salvarvi la faccia.
3. Sottraete ai pro i contro di ogni vostra azione e se il numero è positivo, compitela ancora ma con maggiore accortezza.
4. Rinunciate all’idea che l’errore è dei perdenti: hanno fatto più errori i vincenti per essere tali.
5. Rinunciate all’idea che cambiare parere è da incoerenti: la coerenza è figlia dell’arroganza e madre dei peggiori errori dell’umanità.
6. Prima di imbarcarvi in un’impresa, studiate tutti coloro che l’hanno compiuta prima di voi: questo vi aiuterà a stabilire i vostri limiti. Se vorrete dipingere studierete i pittori, se vorrete scrivere leggerete romanzi, se vorrete recitare studierete gli attori.
7. Prima di manifestare un’idea, lasciatela riposare qualche giorno.
8. Prima di dire di essere nel giusto, ascoltate le motivazioni di chi credete sia nel torto.
9. In punto di morte, tacete. L’ultimo pensiero di uno stupido è immortale quanto quello di un saggio: entrambi non si potranno più cancellare dalle menti di chi li ascolta.
10. Trovate qualcuno che credete migliore di voi, imitatelo e seguitelo, ma non giurategli mai fedeltà eterna.
Alessandro Cascio
P.s. Se sei arrivato fin qui sei già a buon punto.
Potete acquistare i miei romanzi in libreria, su www.ebay.it, su www.ibs.it, www.lafeltrinelli.it, www.inmondadori.it o su www.libreriauniversitaria.it
Trovate TUTTI i miei libri editi e inediti solo su:
Touch and splat, il fumetto, edizioni ESC/Il Foglio con la prefazione del maestro del cinema Ernesto Gastaldi (sceneggiatore di C’era una volta in America e Pizza Connection) ora anche su: