Belmont – Sara’s secret

On 11/10/2012 by alecascio

“Lei, Mr Belmont, non ha idea di cosa voglia dire tradire la gente che più ama e sopravvivere per sempre a quello straziante rimorso” disse Padre Antonio, cosciente che quell’uomo non avrebbe gradito altro rimprovero se non quello velato da almeno un bisbiglio di paura.
Belmont sciacquò la bocca col cognac affinché le sue urla prendessero fuoco con più facilità e poi lanciò la bottiglia sul volto del prete
“Ho appoggiato mio fratello nel suo folle amore per una donna di questa terra” gridò, “e quando avrei dovuto spalleggiarlo, l’ho prima tradito e poi contrastato come fosse da sempre il mio peggior nemico. L’ho ferito e umiliato, inseguito per secoli e infine imprigionato nell’angolo più freddo dell’Ade e tu, inerme formica a due piedi a cui cielo ha concesso un impercettibile frammento delle emozioni che un angelo prova in dormiveglia, vuoi forse ridare dignità ai diavoli per toglierla a me?”
Padre Antonio, tremante, si riparò dietro a un piccolo inginocchiatoio come fosse uno scudo impenetrabile.
“Forse dovremmo imparare dai Diavoli, Mr Belmont” disse il prete con quel filo di coraggio rimasto, “che nonostante le nostre severe condanne e tenaci censure non hanno mai dubitato un secondo del loro amore e l’hanno difeso senza mai cedere un passo agli ostili se non per perire in eterno senz’altra occasione di risveglio. Degli uomini amano la carne che si concede senza esitazioni, del creato solo ciò che il denaro può comprare e amano il cielo quando si spegne, ma per quegli amori che noi contestiamo, mettono sul piatto ciò che più hanno di pregiato: la loro anima. E questo non è forse un motivo per rispettare l’Inferno, forse? A cosa mai abbiamo rinunciato noi per amore del nostro, se non all’amore del loro? Il sacrificio è il rifiuto del piacere, è implicito quindi che non vi sia godimento nel sacrificio: ma puoi dire davvero che di amore quando non provi piacere e godimento? Noi abbiamo perso la capacità di apprezzare ciò per il quale da sempre li disapproviamo, noi non amiamo come amano i Diavoli e questo non ci rende più dannati di loro.”
Belmont chiuse il cappotto sul petto e con esso la rabbia che aveva nel cuore, si vergognò di aver ragionato con una formica e gli chiese di rilanciargli la sua bottiglia.
“Rispetta i patti e forse vedrai l’amore cos’è, in caso contrario, prete, rimpiangerai per sempre d’aver bestemmiato il cielo quest’oggi”.
E si dissolse nell’ombra oltre la stanza lasciando al rumore pesante dei passi il compito di annunciare la sua presenza, per altri due minuti ancora.

A.Cascio – Belmont, Da: Sara’s secret, Il Pentacolo di Lilith
A Novembre

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