Polisofia e filotica casciana

On 07/02/2013 by alecascio

L’uomo si meraviglia dell’intelligenza animale quanto l’animale della stupidità umana.
A.Cascio

Sogno di uomini e donne che non hanno più una casa, che piangono sulle macerie della loro vita. Sogno Frédérique quand’era ancora giovane e bella che con la carne nuda e lo sguardo strafottente di una diciottenne mi dice che desidera una casa e tanti soldi perchè lei tra le gambe ha il potere. Sogno io che mento e le dico che se mi lascerà assaggiarlo, quel potere, le darò quello che vorrà e lei pur di avermi finge di credermi perchè il cuore di puttana mente al sesso quanto mente all’amore.
Sogno Francisca che piange senza lacrime prima di andare via per sempre. Nascosta dai crucchi che vogliono metterla al rogo, accarezza le mura della sua stanza e parla con esse come se potessero capirla, mentre un ricco commerciante di sangue puro le offre denaro per i suoi ricordi convinto di star facendo un atto signorile. Sogno me che dentro a un vecchio centro scommesse urlo a un giovane orientale di serrare la sua bocca quando parlo io, lo urlo a sua madre, al suo capo che ha la faccia da persona in gamba, forte, coraggiosa e io per smascherare quella faccia lo colpisco sul volto, mi macchio di sangue, gli spacco il naso. Dico alla sua donna che è quella la faccia che deve mostrare d’ora in poi il suo mezzo uomo, perchè Dio gli avrà anche fatto i lineamenti da duro, ma ha l’anima di una mezza sega e io, come un artista che modella il gesso, ho corretto l’eccessivo ottimismo del suo creatore. Sogno di nascondermi, sogno spari e urla, sogno mia madre che m’insegue per casa e mi tappa le orecchie dicendomi di cantare perchè i botti fuori potrebbero causarmi brutti sogni. Ma non me le ha tappate a dovere, santa donna dalle braccia deboli, perchè la notte sogno stormi di uccelli morti che piovono sulla mia testa, bambini fuggiti dalle mani delle madri e bambole a mollo su pozzanghere dentro a fossi.
E quando mi sveglio accendo una Marlboro, aspetto che le mie mani smettano di tremare e ringrazio il cielo di avermi dato gl’incubi che, pessima per quant’è, mi fanno apprezzare la realtà di questa vita sui cui altrimenti sputerei dal giorno al giorno successivo e da cui non potrò mai fuggire neanche dormendo, se non morendo.
A.Cascio – Tango episodio due

Il mio nuovo romanzo ad episodi con Marsili, arriva al primo posto di Kindle Store racconti e supera Neil Gaiman autore di Coraline e Sturdust.
http://it.wikipedia.org/wiki/Neil_Gaiman
http://it.wikipedia.org/wiki/Coraline_e_la_porta_magica
http://it.wikipedia.org/wiki/Stardust_%28film_2007%29
Nella classifica generale invece, supera Andrea Camilleri
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Camilleri

Lo trovate a 1.99 su http://www.amazon.it/Demian-Stagione-Episodio-resurrection-ebook/dp/B00BA39WEG/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1359936995&sr=8-1
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Non sono una di quelle” gridò. Eravamo viso a viso, annusai il suo fiato. Qualunque cosa avesse mangiato, masticato o rigettato, aveva lasciato dietro una fragranza che per me odorava più della scorza d’arancia appena sbucciata.
“Conosco solo due tipi di donne” le risposi, “le puttane e quelle che mentono”.
E lei mentiva.
A.Cascio – Tango, Secondo Episodio

Non sono un uomo di blues, ma sono un uomo blues. Non ho mai suonato in vita mia, non so neanche battere a tempo i polpastrelli sulle mie ginocchia quando sono impaziente, ma sono figlio di una nera, mi calmo solo col whisky e ho visto più puttane io che il Moulin Rouge. Mi basterebbe salire s’un palco e ruttare a ritmo per diventare un mito per voi bianchi che venite a New Orleans a cercare le radici della musica che voi stessi avete strappato via da questa terra per la vostra avidità. No, io non sono un uomo di blues, ragazzo mio, io sono il blues e quelle canzoni che tanto ti fanno sognare, ballare, piangere, ridere, pensare, parlano di me e di quelli della mia specie.
A.Cascio, Bluesman – Da: Tutta la maledetta verità su Escobar
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A chi sbaglia e chiede scusa preferisco di gran lunga chi resta delle proprie idee, seppur discutibili, perchè dietro a uno “scusa” c’è un messaggio che spesso non leggiamo, c’è la frase: “Avrei potuto essere diverso e ne ho coscienza, perchè ne ho le capacità e con gli altri non sbaglierò”.
Ma intanto tu te la sei presa al culo.

A.Cascio – Corso di formazione e psicologia per cinici

 

E’ solo cartastraccia, sono solo cemento e mattoni, sono specchi per le allodole, è solo tempo sprecato. Una nazione in crisi non si riprende se non mette da parte l’egoismo e non sposa l’idea di comunità. Se non comincia a scindere il bisogno da un inutile capriccio non si riprenderà, mai.
Allora lo dico a voi, che a volte mi ascoltate e a volte meno: sì, la crisi esiste e la tocchiamo con mano, ma aprendoci agli altri potremmo ammorbidirla nella speranza che tutto cambi presto. E ci daremo da fare perchè questo succeda, li prenderemo a schiaffi uno ad uno, ci vorrà tempo ma lo faremo, ma non sarà questa la vera rivoluzione. Mi hanno insegnato i creoli che la morabeza, l’ospitalità, è un dovere di ogni uomo, mi ha insegnato una bambina che le case servono a ripararsi la notte e che, ad eccezione degli uomini, il mondo è fatto di oggetti, cose a cui noi decidiamo di dare valore in base a ciò che crediamo sia il bisogno. Me lo ha insegnato una bambina di colore di poco meno di otto anni, l’ho scritto in un romanzo, Noi sotto il sole di Santiago: ma un romanzo è troppo poco, troppo poco. Avete una casa grande? Smettete di pensare di essere il Re del castello, condividetela con chi non ha avuto la vostra forza o la vostra fortuna. Avete più pane e più fuoco? Condividete con chi ha fame e ha freddo. Pagatela voi la bolletta a vostro cugino, al vostro vicino, se avete più soldi in tasca di quanto credevate. Tornate all’ideale di comunità, comunità non è comunismo, è stare assieme, condivisione, passare la vita in simbiosi con i propri simili.
Sbagliato è il modo di dialogare, di rapportarsi al prossimo o agli oggetti, sbagliato è il pensiero che tutto sia eterno o che non esista un dopo. Forse non esiste per noi, ma esiste per il prossimo ed è comunque un aldilà: aldilà della nostra vita c’è la vita di un altro essere umano.
Sbagliato è l’obbiettivo dell’uomo.
La rivoluzione è una lotta che ognuno affronta con se stesso e ci vogliono dodici miliardi di rivoluzioni per migliorare davvero il pianeta. Ma questo non puoi dirlo a chi deve pagare il gas e se devi dirlo, puoi farlo solo dopo avergli prestato i soldi della bolletta.
Smettete di fare i Re del castello, tornate alle grandi famiglie invece. Non permettete a nessuno di farvi lavorare più di otto ore al giorno, non affidate a nessuno la vostra vita e se vedete che qualcuno lo fa, fermatelo e ditegli che la vita è un regalo, non un lavoro, che il lavoro è un diritto non un regalo, che il diritto primario è il riposo, che il riposo è amore per se stessi. Tornate a cantare, non lasciate che qualcuno canti per voi, tornate a raccontare storie, non lasciate che qualcuno lo faccia per voi, tornate a pensare, non lasciate che qualcuno lo faccia per voi.
Smettete di fare i Re del castello e credetemi, questa sarà l’unica vera grande rivoluzione dei nostri tempi.

A.Cascio – I Re del castello

Nessuna terapia. A me gli psicofarmaci hanno migliorato la vita. Da quando alla mattina metto il Valium nel cappuccino di mia moglie mi sento più sereno.
A. Cascio – Da: Meglio che troia

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