Sull’universo e sulla percezione
L’Universo è.
Non c’è suono nè luce, non ci sono colori nè forme, nè consistenza, nè temperature. L’Universo è, a prescindere da noi che possiamo solo percepirlo in base alla nostra struttura fisica.
Il suono è dunque solo un movimento nello spazio di atomi e molecole, è l’innesco di determinati impulsi nervosi a farcelo percepire così come crediamo che sia. Lo stesso vale per la luce.
Una moltitudine di colori non esistono per gli altri esseri del mondo animale, noi invece crediamo che siano reali solo perchè il nostro cervello ci spinge a crederlo.
Lo stesso, allora, valga per i pensieri e le idee.
Esse non sono, se non per la nostra percezione.
La morte, la vita, la sofferenza, la gioia, la paura: esse non sono. Basterebbe asportare una porzione del nostro encefalo perché qualcosa che era, non sia più.
Ma in quanto esseri dediti all’egotismo, siamo portati a pensare che l’Universo sia ciò che noi avvertiamo.
Un fiore non profuma di nulla. Noi tramutiamo la sostanza chimica in odore grazie ai nostri chemiorecettori.
Alla luce di ciò non esiste nulla, per l’uomo, che sopravviva all’uomo stesso nella forma che esso conosce. E’ certo soltanto che l’Universo è e sarà per l’eternità tutto ciò che ogni organismo vivente percepirà.
