Il dramma della giovinezza eterna

On 19/09/2023 by alecascio
Il dramma della gioventù eterna.
Ho 46 anni e ne dimostro venti.
“Ah, che fortuna” direte voi.
Siamo in pochi al mondo: io, Leo Di Caprio e un tempo Brad Pitt, che ultimamente si sta lasciando andare e scambia suo padre per il portiere dello stabile.
Non una ruga, un’imperfezione, un fisico sempre in forma, forse qualche piccolo pelo bianco sul pizzetto è lì a ricordarmi chi sono veramente ma tutto qui.
Il mio cervello secerne acido ialuronico, sudo bava di lumaca,.
L’altro ieri sono entrato in un bar, ho chiesto una birra e mi hanno domandato la carta d’identità.
“Allora, posso bere la mia birra adesso?”
“No, se non sposta la sua auto dal posteggio dei disabili” mi ha risposto l’uomo in divisa.
“Essere giovani e belli per sempre… è una disabilità”.
“Abbassa i toni, ragazzo!”
Non sai se scoparti la mamma o la figlia, ti portano alle feste ma hai l’anima anziana e vorresti solo stare a casa in pantofole a guardare la Domenica Sportiva, bere la tua tisana di Tè verde e borbottare sulla situazione economica di un paese che dista sedicimila chilometri da qui. Le ventenni ti invitano a uscire, sposeresti una cinquantenne ma sei costretto a stare con modelle di 23 anni e a passare le serate in spiaggia a fumare canne e a cantare l’ultimo singolo dei The Kolors. Le tue coetanee ti toccano la testa con la tenerezza di una mamma, se entri da Rondini e Barbera per una giacca e un cappello Panama ti urlano: “Ciao, H&M è più avanti”. Ti danno del tu, a te che hai vissuto l’era del pieno a 50.000 lire.
Quando ero piccolo io in camera avevo la TV in bianco e nero. Ok, esisteva già la TV a colori ma i miei non volevano viziarmi troppo che se no da grande non sarei riuscito a cavarmela da solo.
Mamma, papà, vi dico una cosa che non sapete: non me la sono cavata comunque e in compenso mi chiedo ancora di che colore sia il naso di Sbirulino.
La peggiore delle condanne è vedere invecchiare la gente attorno a te, quelli con cui passavi le serate brave, con cui bevevi alcol buono e cenavi fuori. Le ragazze con cui stavi da giovane sembrano le zie di fuori città.
“Prego signora, si sieda pure al mio posto”
“Signora? E pensare che a letto un tempo mi chiamavi troia”
E quello, proprio quello ti spinge a credere che un giorno non lontano ti ritroverai s’un monte con una spada tra le mani di fronte al mastodontico Krugan e sulle note di “Who wants to live forever” lascerai che ti stacchi la testa dal collo con facilità, che quella ruzzoli via fino a valle e che l’incantesimo si spezzi una volta per tutte.
379322674_1030429277997973_2910338433853272080_n

Comments are closed.