Israele Vs Palestina – Narrazione breve di una delle guerre più stupide mai combattute

On 09/10/2023 by alecascio
Tutto iniziò molto tempo fa per opera di un insospettabile.
La terra di Israele, infatti, fu promessa da Dio stesso al popolo ebraico, precisamente ad Abramo.
Dio disse al figlio di Tenach (diciannovesimo discendente di Adamo) di dirigersi assieme al suo popolo nella terra promessa e proliferare.
“Ci vive già altra gente”
“La terra l’ho creata io e decido io”
“E se succede un casino?”
“Ma suvvia, che vuoi che accada”.
Fu lui insomma a dare il via alle danze.
Prima dell’arrivo degli ebrei, quei luoghi si chiamavano Terre di Canaan, da Canaan figlio di Cam.
Cam, per inciso, era quel figlio che Noè sgridò dopo il diluvio per averlo visto nudo e alticcio e non averlo coperto. Invece di farlo, Cam andò a dirlo ai fratelli Sem e Jafet che, con rispetto, coprirono il padre. Noè si svegliò ubriaco fradicio e urlò: “Benedetto sia Sem e Canaan sia suo schiavo per l’eternità”.
Cam lo aveva visto bere, addormentarsi nudo, insomma, il padre era ridotto una fogna, non gli passò proprio per la testa di coprirlo, ne parlò invece ai fratelli sperando che la cosa rimanesse tra loro, ma Sem e Jafet erano sbirri per diletto.
Noè, pomposo perchè si sentiva il prediletto nonostante non fosse uno stinco di santo, si rivolse a Cam e gli maledì il figlio per l’eternità, così, per una stronzata.
Da Sem discesero i semiti, ovvero gli egizi, gli etiopi e alcune tribù africane.
Canaan aveva il nonno stronzo, quindi mandò a fanculo tutti e si diresse verso est creando la sua discendenza (i cananei, un popolo nomade e pacifico dedito alla pastorizia che c’insegna come ad essere pacifici non si guadagna nulla), ma poi arrivarono gli ebrei (che erano semiti) e soggiogarono i cananei perchè non avevano dimenticato la maledizione di Noè.
Le terre cominciarono ad essere colonizzate dagli ebrei e anche da un altro popolo, i filistei, composto perlopiù da marinai e fabbri, un popolo guerrafondaio e con due palle grosse così, originario dell’isola di Creta e di qualche altra zona vicina. Essi non erano tanto più lucidi dei loro nuovi vicini, credevano infatti in un Dio chiamato Dagon, mezzo uomo e mezzo pesce. I filistei si stanziarono in un territorio tra l’attuale striscia di Gaza e Tel Aviv.
Gli ebrei, che di pacifico non avevano nulla, ci provarono a soggiogare i filistei, ma quelli erano già all’età del ferro mentre i coinquilini erano ancora fermi all’età del bronzo. Così, con le loro armi futuristiche, i filistei presero gli ebrei a spadate nei calcagni.
Fino ai giorni nostri, gli ebrei non hanno mai dimenticato la promessa fatta da Dio che, per inciso, era rivolta a tutti gli ebrei a venire, per l’eternità.
D’un tratto, nella storia, spuntano gl’inglesi, la gente che con la Bibbia non c’è mai entrata un cazzo, un po’ come se d’improvviso spuntasse Batman in un cameo ne Il signore degli anelli. Questi, dopo aver sconfitto i turchi (impero ottomano) durante la prima guerra mondiale con l’aiuto degli arabi, governarono sulla Palestina. Ne diedero un po’ agli arabi (per ringraziarli dell’aiuto) e un po’ agli ebrei, più agli arabi a dire il vero ma col tempo gli ebrei cominciarono a trasferirsi sempre più numerosi fino a superare gli arabi. A questi ultimi la cosa iniziò a stare sulle palle e decisero di massacrare un po’ di ebrei a casaccio, prima nella Città vecchia nel 1920 e poi nel 1929. I moti del ’29 furono particolarmente estrosi e dissennati al tempo stesso perchè trattavano l’accesso al famoso muro del pianto. Gli ebrei lo rivendicavano perchè il muro era parte di un tempio a loro caro, il tempio di Salomone, un tizio che per salire al trono aveva fatto ammazzare il fratello. Salomone, nonostante avesse violato il quinto comandamento in grande stile, per gli ebrei era una sorta di figura ideale. La motivazione degli arabi era ancora più folle: nel muro del pianto, Maometto aveva legato il suo cavallo.
Chissà quante cose fece Maometto in vita sua e in quanti disparati posti ma fortunatamente per gli ebrei non andò in giro a raccontarlo.
Nel ’29, ebrei e arabi si uccisero tra loro e il match finì in parità.
Il problema arrivò durante la seconda guerra mondiale, quando gli arabi cambiarono sponda e si schierarono con i tedeschi sperando che li liberassero dagl’inglesi. I sionisti (movimento per l’autodeterminazione del popolo ebraico) invece scelsero bene e aiutarono gli alleati, per questo noi europei li consideriamo amici nostri… e anche un po’ perchè sono ricchi.
Tutti sappiamo come andò a finire, così, a differenza della prima grande guerra, questa volta il regalo andava fatto agli ebrei che in massa si erano ritirati nella terra promessa sicuri di non trovare tedeschi per il resto dei loro giorni se non in qualche Club Med.
L’idea occiedentale era quella di formare uno stato per gli ebrei e uno per gli arabi, così che i due popoli non s’incontrassero mai più in vita loro e la smettessero di fare tutto quel casino. La decisione spettò a paesi su cui non scommettereste mai: Guatemala e Uruguay, per esempio, oppure al Perù, alla Jugoslavia e all’India.
Nel frattempo anche gli ebrei si erano rotti il cazzo degl’inglesi, capita a tutti almeno una volta nella vita di rompersi il cazzo degl’inglesi, allora ammazzarono un centinaio di europei al King David Hotel.
I sudamericani pensarono che fosse meglio che il Regno Unito cessasse il proprio controllo su quei territori e si togliesse di mezzo una volta per tutte. Nel ’48 si istituì quindi il moderno stato d’Israele.
La cosa mise tutti d’accordo?
Andiamo, è gente che legge fiabe continuamente e ammazza i propri simili per rivendicare un muro.
I palestinesi cominciarono una guerra contro la nuova Israele già all’indomani della risoluzione e quelle guerre sono continuate negli anni con pochi momenti di pace.
I due stati ancora non si riconoscono a vicenda, non completamente almeno.
“Gerusalemme è la città in cui è cresciuto Cristo”
“La Cisgiordania è sempre stata degli arabi, i miei nonni vivevano lì”
“L’ONU aveva stabilito che Gaza fosse nostra”
“Dopo la prima guerra mondiale avevano promesso la Palestina a noi”
“Sì ma poi vi siete alleati con Hitler”
“Una promessa è una promessa”
“Sono 300 km, quanto da Roma a Rimini, cosa dovete farci?”
“Cosa cazzo è Rimini?”
Quindi, se cercate una ragione e un torto in tutta questa storia non caverete un ragno dal buco. Potete al massimo trovare il colpevole, per questo vi riporto al primo rigo paragrafo uno.
Perchè Lui c’entra sempre quando ci si ammazza tra uomini.
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