L’abitudine

On 05/02/2020 by alecascio

Ho visto il mare numerose volte
che mi disgusta il sale sulla faccia
e troppe volte ho visto cielo e stelle
che il collo in su neanche mi si torce
e non c’è cosa che possa stupirmi,
che possa in qualche modo affascinarmi
se non per pochi istanti e poi mi accorgo
che un volto è spiccicato ad ogni altro,
qualunque frase adesso pare identica,
riscritta e ripetuta eternamente
e il mondo mi è abbastanza familiare
da diventarmi estraneo e indifferente.
Gli oggetti ormai si sono accumulati
in camere in cui dormono da anni,
non sentono il mio tocco né il mio sguardo
premesso che essi possano sentire.
La corsa all’abitudine sembrava
un obiettivo saggio, ero incosciente,
del fatto che di saggio non c’è niente,
che più ti disabitui più perduri.
Allora, tu che non sei ancora esperto,
ascolta quello che ti sto dicendo,
non assuefarti a nulla, non rimpiangere
neanche un solo attimo mollato,
abituarsi è un valido narcotico
se in questa vita vuoi anestetizzarti.
Ai sentimenti, non abituarti
alla bellezza, non abituarti
al jazz alla natura, alla poesia,
all’amicizia, non abituarti
e dillo qualche volta ti amo tanto
e dillo qualche volta vaffanculo.

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