Scopati prima la cavalla zoppa

On 24/06/2020 by alecascio

Il romanzo parla di un uomo bellissimo e desiderato che considera le donne come puro oggetto di piacere. Intelligente, colto ma allo stesso tempo irrimediabilmente vanitoso, sa come raggirarle e adularle. Un giorno, in seguito a un’operazione di chirurgia estetica andata male, perde la sua bellezza e con essa la speranza di poter vivere la vita come sognava. Dovrà quindi trovare un motivo per andare avanti, dovrà rivedere ogni sua convinzione e imparare a guardare le donne come non aveva mai fatto prima.

<<Devi calcolarne le potenzialità, Gilbert, devi riuscire a vedere oltre se vuoi accaparrarti quella giusta. Guarda la bionda seduta a quel tavolo, quella con il bicchiere tra le mani, non l’altra. Tutti si butterebbero su quella senza ombra di dubbio, ma…”
Prese una tovagliolo e ne fece una barchetta. Ci mise qualche minuto perchè non riusciva a capire come aprirla. Il discorso rimase lì, sospeso ad aspettare che il Duca Bruno lo tirasse per il bavero, via dal ciglio del burrone in cui lo aveva lasciato appeso a un piede. Mise la barchetta nel brodo di pollo di Gilbert e la guardò affondare. Lo rassicurò che fosse pessimo, la cosa peggiore che si potesse mangiare in quel ristorante e gli chiese di ordinare qualcos’altro, qualcosa di solido, a meno che non avesse sete.
“… quella donna è al massimo del suo splendore. Affonderà come questa barchetta”.
“Che bisogno c’era?”
“Di far cosa?”
“Di fare tutto questo, potevi semplicemente dirmi che sarebbe affondata e basta”
“Associazione visiva, Gilbert. Ti saresti scordato della nozione altrimenti. Invece adesso, quando un cavallo di razza simile ti si avvicinerà, penserai al tuo disgustoso brodo di pollo e a questa barchetta. Guarda come si dissolve, guardala Gilbert”
Gilbert spostò il piatto e fece cenno al cameriere.
“Insomma tu chi sceglieresti?”
“La scura col culone. Viso bellissimo nascosto dalle grosse guance e dieci anni di meno. Ha ordinato insalata e tacchino. E’ a dieta e probabilmente va anche in palestra. Questa domani ti diventa un purosangue e tutti quelli che l’avranno scartata verranno guardati dall’alto in basso, ma tu no, tu sarai nel suo Olimpo per sempre perchè l’hai scelta nel momento più buio”.
Quella cena Gilbert non l’aveva mai più dimenticata, non per l’associazione visiva di stampo nautico-culinario del Duca, ma perchè la culona rimase tale anche cinque anni dopo averla conosciuta ed era diventata sua moglie. Mentre, la bionda accanto al Duca Bruno, era come sospesa nel tempo. Simpatica anche, come se la bellezza non le bastasse.
Dopo i convenevoli, Gilbert prese il Duca per il braccio e lo portò a un centimetro da sè.
“Figlio di puttana”
“Non ti ho detto io di sposartela, non è colpa mia. L’hai bloccata proprio durante la sua evoluzione. Eri già suo, che bisogno aveva di continuare con quelle assurde privazioni”.
“Dillo che volevi solo farti la bionda, sii onesto per una volta”.
“Volevo solo mangiare i miei spaghetti e farmi una scopata, come ogni giorno”.
“E io, invece” rispose Gilbert, “ho bevuto il brodo con la tua barchetta dentro”.
Le donne si appartarono entrambe come due vecchie amiche fanno di solito.
“Ti ho detto che avrebbe funzionato” disse la bionda, “basta prendere tacchino e insalata in pubblico, ho nove anni in più di te, conosco i parieurs meglio di quanto conosca mio padre”.

Da: Scopati prima la cavalla zoppa

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